Family Audit

SCOPRIAMO DI COSA SI TRATTA

Il Family Audit è un processo di certificazione pubblica su base volontaria al quale organizzazioni sia pubbliche che private, di qualsiasi dimensione, natura giuridica e ambito di attività, possono aderire, allo scopo di adottare misure di conciliazione e sostenere una cultura aziendale volta a garantire il benessere lavorativo e familiare dei propri occupati.

Si tratta di un efficace strumento manageriale attraverso cui le organizzazioni possono   svolgere un’indagine sulla propria organizzazione interna e adottare politiche di gestione delle risorse umane orientate  alla crescita aziendale, al benessere dei lavoratori, alla conciliazione famiglia-lavoro.

Per intraprendere il percorso Family Audit un’organizzazione elabora un Piano aziendale per l’introduzione di interventi strutturali finalizzati ad innovare e rendere i processi organizzativi e di gestione del personale efficienti nella prospettiva della conciliazione vita e lavoro.

Il Piano Aziendale è il cuore del processo di certificazione ed è il risultato del lavoro di analisi del contesto.

Contiene l’elenco delle misure che l’organizzazione si impegna a realizzare per il raggiungimento degli obiettivi che si è data.

Così come previsto dalle Linee Guida della certificazione Family Audit, il Piano Aziendale è strutturato in sei Macroambiti quali:

  1. Organizzazione del lavoro
  2. Cultura Aziendale
  3. Comunicazione
  4. Welfare aziendale
  5. Welfare territoriale
  6. Nuove tecnologie

L’intero percorso vede il supporto di un consulente e un valutatore Family Audit, figure esterne all’organizzazione ed iscritte al Registro pubblico dei consulenti e dei valutatori Family Audit della Provincia Autonoma di Trento.

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Quali sono i
benefici?

Dall’Università di Bologna e dall’analisi dei dati dell’Agenzia provinciale della Famiglia della Provincia Autonoma di Trento, vengono condotte ricerche in relazione al funzionamento e l’impatto dello standard Family Audit, applicato dal 2007 da circa 300 organizzazioni situate su tutto il territorio nazionale. I benefici, che si ottengono dall’attuazionedel processo Family Audit con successivo ottenimento della Certificazione, sono di tipo sociale ed economico, sia diretti (per l’organizzazione, i lavoratori e i loro familiari), che indiretti (intesi come ricaduta sul territorio).

I benefici sociali riguardano il benessere lavorativo, il benessere personale e, più in generale, la qualità della vita familiare e lavorativa.

Il benessere lavorativoè conseguente al concretizzarsi di alcuni vantaggi:

  • incremento del benessere organizzativo
  • diminuzione dello stress psicofisico e prevenzione del burn out
  • maggiore conciliazione vita-lavoro
  • riduzione della disparità di genere.

In relazione al benessere personale ed alla qualità della vita familiare i vantaggi si registrano in:

  • maggiore fruizione di servizi di welfare aziendale
  • minore disparità tra persone che hanno diversi carichi di cura
  • miglioramento delle relazioni familiari.

Il beneficio economico complessivo è quantificabile sommando:

  • i maggiori ricavi derivanti dal miglioramento degli indicatori di efficienza e produttività per effetto della riduzione dell’assenteismo, delle ore di straordinari e permessi retribuiti;
  • il risparmio derivante dalla riduzione dei costi per sostituzioni, ricerca e reclutamento di nuove risorse, ecc …

Si può dimostrare quindi che il differenziale tra i benefici in termini economici (dovuti alla riduzione dei costi e all’incremento dei ricavi) connessi all’aumento della produttività dei dipendenti ed i costi aggiuntivi collegati all’implementazione e alla gestione dei dispositivi di conciliazione (es. telelavoro, smartworking, banca delle ore, piano del buon rientro dalla maternità, flessibilità oraria ecc.) è positivo.

I benefici indiretti infine, cioè legati alle ricadute sul territorio della politica di certificazione aziendale Family Audit, derivano dagli effetti positivi che le misure di conciliazione del Family Audit hanno anche all’esterno delle stesse organizzazioni, in particolare in riferimentoalle misure relative ai macroambiti welfare aziendale e welfare territoriale.

Fra esse alcuni esempi sono:

  • contributi alla famiglia e agevolazioni economiche per l’acquisto di servizi presso fornitori locali quali servizi conciliativi per l’infanzia (servizi dopo-scuola, asili nido privati, baby sitter), società di trasporto pubblico locale e servizi di car sharing, palestre, librerie, assicurazioni e CAAF;
  • attivazione di servizi socio-educativi estivi o nido aziendale aperti non solo alle famiglie dei dipendenti e organizzati in collaborazione con amministrazioni locali e altre realtà del territorio;
  • introduzione di forme di welfare integrativo per il personale con il coinvolgimento di una mutua territoriale;
  • iniziative che modulano gli orari rispetto alle esigenze delle famiglie e adeguamento degli spazi di servizi pubblici e privati ​​commerciali (parcheggi rosa, allestimenti di spazi interni in un’ottica family friendly);
  • creazione di partnership territoriali tra organizzazioni certificate per la condivisione di servizi di welfare interaziendale e best practice (https://www.trentinofamiglia.it/Certificazioni-e-reti/Distretti-Famiglia/I-Distretti-Family-Audit).

FAQ Frequently Asked Questions

Come Funziona?

Un’organizzazione può ottenere il certificato Family Audit in sei mesi, dopo una prima fase di analisi del fabbisogno delle esigenze di conciliazione vita lavoro dei propri dipendenti e la conseguente stesura del Piano Aziendale.

Ha tre anni di tempo per realizzare le misure previste nel Piano, con una verifica annuale dello stato di attuazionee di avanzamento delle azioni. Trascorso questo periodo di tempo, l’organizzazione ottiene il rilascio del certificato Family Audit Executive.

A seguito di questi primi tre anni, l’organizzazione certificata Family Audit Executive può attivare un’ulteriore fase del processo identificata come fase di mantenimento in cui si impegna a garantire il livello di conciliazione vita e lavoro raggiunto attraverso il processo.

Conclusa tale fase di durata triennale può scegliere se proseguire il percorso con un ulteriore processo di consolidamento che si sviluppa in cicli biennali.

Chi può fare domanda?

Il Family Audit può essere adottato da qualsiasi organizzazione, di qualsiasi natura giuridica, dimensione, ambito di attività e prodotto o servizio fornito.

Per avviare l’iter di certificazione Family Audit è necessario inviare la domanda di attivazione del processo attraverso il portale dei servizi online della Provincia Autonoma di Trento (www.servizionline.provincia.tn.it).

Come si può aderire?

Per ricevere informazioni e/o attivare il processo Family Audit occorre rivolgersi all’Ufficio Family Audit dell’Agenzia provinciale per la famiglia (APF).

Per maggiori informazioni sullo standard Family Audit ed altri approfondimenti su agevolazioni, attori, costi o altro:

Step e Riconoscimenti Family Audit

2007

2007

Nasce la certificazione aziendale Family Audit

2008

Avvio sperimentazione al livello locale del Family Audit

2010-2015

Siglati due protocolli intesa per la promozione della certificazione a livello nazionale

La Presidenza del Consiglio dei Ministri: Family Audit, strumento per la diffusione della cultura della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa all’interno dei luoghi di lavoro

Tramite il Dipartimento per le politiche per la famiglia attivata I sperimentazione a livello nazionale conclusa nel 2016

2014

EIGE (istituto europeo per le pari opportunità): tra le nove good practice in ambito di conciliazione famiglia e lavoro

2015

Avvio II sperimentazione a livello nazionale che si concluderà nel 2020

2015

Presentazione alla 59° Sessione della Commissione ONU sullo Stato delle Donne (New York)

2017

Firmati tre accordi e un protocollo per promuovere e diffondere la certificazione Family Audit

  • Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento
  • Accordo di collaborazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Provincia autonoma di Trento
  • Accordo di collaborazione tra il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Puglia e l’Agenzia della Famiglia della Provincia autonoma di Trento
  • Protocollo d’intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Provincia autonoma di Trento per la promozione di politiche per la famiglia

2018

La Regione Autonoma della Sardegna aderisce all’Intesa Stato/Regioni per la diffusione nazionale dello standard Family Audit e al Network Family in Italia

Info e contatti nazionali:

Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili – Ufficio Family Audit

Via don G. Grazioli, 1 – 38122 Trento

Tel. 0461/494113 – 491675 Fax 0461/494111

Mail: familyaudit@provincia.tn.it

Info e contatti locali:

Dott.ssa Eleonora Cesarani
Consulente Family Audit

Tel. 340 9370401

Mail: info@conciliandovitalavoro.comeleonoracesarani@pec.it

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