Il Family Audit è un processo di certificazione pubblica su base volontaria al quale organizzazioni sia pubbliche che private, di qualsiasi dimensione, natura giuridica e ambito di attività, possono aderire, allo scopo di adottare misure di conciliazione e sostenere una cultura aziendale volta a garantire il benessere lavorativo e familiare dei propri occupati.
Si tratta di un efficace strumento manageriale attraverso cui le organizzazioni possono svolgere un’indagine sulla propria organizzazione interna e adottare politiche di gestione delle risorse umane orientate alla crescita aziendale, al benessere dei lavoratori, alla conciliazione famiglia-lavoro.
Per intraprendere il percorso Family Audit un’organizzazione elabora un Piano aziendale per l’introduzione di interventi strutturali finalizzati ad innovare e rendere i processi organizzativi e di gestione del personale efficienti nella prospettiva della conciliazione vita e lavoro.
Il Piano Aziendale è il cuore del processo di certificazione ed è il risultato del lavoro di analisi del contesto.
Contiene l’elenco delle misure che l’organizzazione si impegna a realizzare per il raggiungimento degli obiettivi che si è data.
Così come previsto dalle Linee Guida della certificazione Family Audit, il Piano Aziendale è strutturato in sei Macroambiti quali:
L’intero percorso vede il supporto di un consulente e un valutatore Family Audit, figure esterne all’organizzazione ed iscritte al Registro pubblico dei consulenti e dei valutatori Family Audit della Provincia Autonoma di Trento.
Dall’Università di Bologna e dall’analisi dei dati dell’Agenzia provinciale della Famiglia della Provincia Autonoma di Trento, vengono condotte ricerche in relazione al funzionamento e l’impatto dello standard Family Audit, applicato dal 2007 da circa 300 organizzazioni situate su tutto il territorio nazionale. I benefici, che si ottengono dall’attuazionedel processo Family Audit con successivo ottenimento della Certificazione, sono di tipo sociale ed economico, sia diretti (per l’organizzazione, i lavoratori e i loro familiari), che indiretti (intesi come ricaduta sul territorio).
I benefici sociali riguardano il benessere lavorativo, il benessere personale e, più in generale, la qualità della vita familiare e lavorativa.
Il benessere lavorativoè conseguente al concretizzarsi di alcuni vantaggi:
In relazione al benessere personale ed alla qualità della vita familiare i vantaggi si registrano in:
Il beneficio economico complessivo è quantificabile sommando:
Si può dimostrare quindi che il differenziale tra i benefici in termini economici (dovuti alla riduzione dei costi e all’incremento dei ricavi) connessi all’aumento della produttività dei dipendenti ed i costi aggiuntivi collegati all’implementazione e alla gestione dei dispositivi di conciliazione (es. telelavoro, smartworking, banca delle ore, piano del buon rientro dalla maternità, flessibilità oraria ecc.) è positivo.
I benefici indiretti infine, cioè legati alle ricadute sul territorio della politica di certificazione aziendale Family Audit, derivano dagli effetti positivi che le misure di conciliazione del Family Audit hanno anche all’esterno delle stesse organizzazioni, in particolare in riferimentoalle misure relative ai macroambiti welfare aziendale e welfare territoriale.
Fra esse alcuni esempi sono:
Un’organizzazione può ottenere il certificato Family Audit in sei mesi, dopo una prima fase di analisi del fabbisogno delle esigenze di conciliazione vita lavoro dei propri dipendenti e la conseguente stesura del Piano Aziendale.
Ha tre anni di tempo per realizzare le misure previste nel Piano, con una verifica annuale dello stato di attuazionee di avanzamento delle azioni. Trascorso questo periodo di tempo, l’organizzazione ottiene il rilascio del certificato Family Audit Executive.
A seguito di questi primi tre anni, l’organizzazione certificata Family Audit Executive può attivare un’ulteriore fase del processo identificata come fase di mantenimento in cui si impegna a garantire il livello di conciliazione vita e lavoro raggiunto attraverso il processo.
Conclusa tale fase di durata triennale può scegliere se proseguire il percorso con un ulteriore processo di consolidamento che si sviluppa in cicli biennali.
Il Family Audit può essere adottato da qualsiasi organizzazione, di qualsiasi natura giuridica, dimensione, ambito di attività e prodotto o servizio fornito.
Per avviare l’iter di certificazione Family Audit è necessario inviare la domanda di attivazione del processo attraverso il portale dei servizi online della Provincia Autonoma di Trento (www.servizionline.provincia.tn.it).
Per ricevere informazioni e/o attivare il processo Family Audit occorre rivolgersi all’Ufficio Family Audit dell’Agenzia provinciale per la famiglia (APF).
Per maggiori informazioni sullo standard Family Audit ed altri approfondimenti su agevolazioni, attori, costi o altro:
Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili – Ufficio Family Audit
Via don G. Grazioli, 1 – 38122 Trento
Tel. 0461/494113 – 491675 Fax 0461/494111
Dott.ssa Eleonora Cesarani
Consulente Family Audit
Tel. 340 9370401
Mail: info@conciliandovitalavoro.com – eleonoracesarani@pec.it